IMU: il Comune può esentare dal pagamento gli immobili concessi in comodato gratuito ai familiari

Buone notizie dal governo nazionale in merito all’IMU. imu_web-300x204
La Legge di conversione del D.L. 31 agosto 2013, n. 102 – Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici – (cd. “Decreto IMU”), ha avuto il via libera sia dalla Camera che dal Senato.
In virtù di questo provvedimento i Comuni potranno deliberare l’esenzione dal pagamento dell’imposta municipale propria (IMU) gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito ai familiari in linea retta e da questi utilizzato come abitazione principale.

Un caso particolare di agevolazione è quello dell’esenzione dal versamento dell’IMU dovuta sull’immobile concesso in uso dai genitori ai figli che lo utilizzano come prima casa.
L’applicazione di tale agevolazione è però valida in caso di comodato ed è subordinata ad una delibera del Consiglio comunale in cui si trova l’immobile. Dovranno quindi essere i consiglieri comunali e l’Amministrazione a portare in Consiglio una modifica al Regolamento Imu nella parte riguardante la “Definizione di abitazione principale” prevedendo la fattispecie di “uso gratuito ai familiari”, nonché i “limiti di reddito” per accesso alle agevolazioni.

Per tale intervento sono stati stanziati 18,5 milioni di euro di copertura da parte dello Stato. L’emendamento deve essere però effettuato prima della scadenza del pagamento della seconda rata, prevista per il 16 dicembre.

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