Il comune di Cefalù, attraverso una serie di ordinanze del Sindaco, ha sospeso l’autorizzazione amministrativa per il commercio su aree pubbliche – tipologia “C” itinerante – a diversi venditori.
Attraverso le ordinanze n. 1759, 1760, 1761, 1762, 1763 e 1764, le quali portano la data dell’11 luglio 2013, ai signori Adane Mohamed, Dahmani Jilali, Nahdi Khemaies, Othmane Taoufik, Rochdi Mohamed e Razzak Abdur è stata sospesa l’autorizzazione per poter stazionare sul suolo pubblico e vendere la propria merce.
Gli uomini sono rei di aver commesso infrazioni in maniera reiterata, una di esse è quella di aver occupato il suolo pubblico in piazza C.Colombo e sul Lungomare G.Giardina per la vendita di prodotti non consentiti dall’Ordinanza Sindacale n.62/10.
Per tale ragione, l’autorizzazione alla vendita per i commercianti ambulanti è stata sospesa per un periodo di 60 giorni.
Il mancato rispetto della suddetta ordinanza comporterà per i contravventori la denuncia presso le autorità competenti. All’esecuzione del provvedimento emanato sono incaricati i vigili urbani e gli Agenti delle Forze dell’Ordine.
La presenza di venditori ambulanti durante l’estate cefaludese è un’annosa questione che, all’arrivo della bella stagione, divide la popolazione fra chi ritiene che la vista degli stessi rappresenti un danno all’immagine per il Lungomare e la città e chi invece ritiene che la loro presenza ravvivi e popoli il nostro litorale.
Agli albori della passata stagione estiva, l’attuale sindaco, Rosario Lapunzina, appena insediatosi, affrontò la questione in maniera diversa rispetto ai suoi predecessori. Il tentativo dell’amministrazione corrente fu quello di “regolarizzare” questo genere di commercio al fine di poterlo gestire meglio. Malgrado ciò non sono mancati i tentativi di stazionamento da parte di molti venditori abusivi che spesso sono riusciti a farla franca eludendo anche i controlli da parte degli organi preposti.