Palermo, istituito il registro delle unioni civili

Unioni civili. Un tema molto dibattuto che spesso non trova un consenso unanime. Eppure ieri mattina il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando è riuscito a vincere la resistenza dell’opposizione e ad approvare l’istituzione del registro delle unioni civili per le coppie di fatto etero e omosessuali.

Il Consiglio Comunale, riunitosi nella Sala delle Lapidi, ha approvato l’atto con 36 voti a favore, 3 contrari e un astenuto.

“L’approvazione della delibera che istituisce il Registro delle unioni civili è un atto di civiltà” – ha dichiarato soddisfatto il Sindaco – “una scelta che porta Palermo fra le grandi città che hanno strumenti per tutelare i diritti di tutti i cittadini e di tutte le cittadine. Stasera abbiamo creato un’altra bella tessera del mosaico di Palermo, un mosaico splendido perché ricco di tessere con diversi colori.”

Già le precedenti iniziative di Leoluca Orlando hanno mostrato una forte intenzione di far diventare Palermo una città sempre più aperta, spazzando via pregiudizi nei confronti delle minoranze, siano esse etniche o sessuali, e adesso con una delibera di alto valore civile, di progresso umano e morale.

Il registro permetterà alle coppie di fatto, residenti a Palermo, di accedere ad alcuni servizi fino ad ora riservati esclusivamente alle coppie civilmente coniugate: servizi sociali, politiche per i giovani, diritti e partecipazione, liste per le case popolari, social card.

Al momento della votazione non erano presenti in aula i consiglieri del Pd, mentre Pdl e Udc hanno votato in modo compatto. L’assenza del Pd ha provocato non poche polemiche da parte dei deputati Davide Faraone e Ivan Scalfarotto, che hanno affermato: “i segnali che arrivano da Palermo sono poco comprensibili, il PD non partecipa alla votazione per l’istituzione del registro delle unioni civili e lascia che questo venga approvato anche con l’appoggio di PDL e UDC. Nella città che quest’anno sarà sede del Pride nazionale potevamo segnare un passo più deciso verso l’approvazione dei diritti e essere partecipi di questo atto di civiltà”.

“Dobbiamo anche smetterla di portare avanti  le solite scuse di benaltrismo rispetto alle priorità della città e di carattere simbolico del registro”, ha continuato l’On. Faraone.

“Da una parte l’approvazione dei diritti non limita altre misure e provvedimenti” – ha aggiunto Scalfarotto – “e dall’altra è tutto ciò che un comune può fare in attesa di una legge nazionale sul matrimonio egualitario per il quale, già il primo giorno di Legislatura, ho depositato una proposta di Legge”.

Ad ogni modo, l’istituzione del registro rappresenta un importante cambiamento per la città, un piccolo passo verso un’apertura che, come ha affermato Leoluca Orlando, consenta “a due persone che scelgono di vivere insieme di non sentirsi emarginate, braccate, in colpa per aver fatto una scelta d’onore: vivere insieme”.

 

 

Valentina Nicastro

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