Ondata di fango sui social per i forestali siciliani

forestali sicilianiSi prospetta un’aria pesante in questi giorni per i forestali, cioè si profila ancora un’ondata di veleni alle spalle degli operai forestali della Sicilia. Questo viene fuori dai media e quotidiani per prendere di mira il comparto e tempestandolo nuovamente con tanto fango pur non conoscendo la situazione reale a cui i lavoratori sono esposti, e i problemi a cui vanno incontro. Ormai è diventata una routine, e quando i giornali e le notizie scarseggiano , si tira fuori lo “spendificio o sperpero dei soldi dei Forestali”, come se quei soldi andassero tutti sulle tasche dei lavoratori o questi fossero inutili come qualcuno vorrebbe far credere.

Purtroppo il settore è indifeso e seppur qualcuno voglia farlo, non si danno le possibilità di metterle bene in vista, andando a incardinare certe trasmissioni sotto un profilo diverso, per colpire il popolo forestale, ultimo male di un punto debole di questo sistema. Situazioni spiegate anche con il cucchiaino a vari interlocutori televisivi ed esponenti del Nord che vedono solo il male negli operai, non guardando in casa propria che elargiscono fondi sotto varie forme e diversità di appalti che arrivano ad essere anche maggiori di quelli stanziati per i forestali siciliani. Per non dire che, ancora in tanti confondono i Forestali con le guardie Forestali additandoli in 23 mila addetti sotto libro paga dello stato Italiano.

Trasmissioni e titoloni sui giornali proprio per mettere in cattive acque un sistema che già di precario lo è, e questo non si scopre adesso , ma colpe che sono da mettere in conto ad una cattiva gestione del sistema politico e della non presa di posizione di un comparto che deve dare molto al territorio siciliano. Paragoni di territorio con il Canada o il Trentino con superficie boschive maggiori e personale inferiori di gran lunga alla Sicilia, pur sapendo che al Nord lavorano tutto l’anno e in Sicilia si lavora per 78,101,151 giorni l’anno, e questo non viene inteso o rapportato.

Dire pazienza è riduttivo, ma giustamente bisogna dare le giuste colpe a chi li merita e i cattivi presagi a chi li cerca, ma la buona volontà del lavoratore non deve essere sottovalutata perché è l’unico che colpe non è ha ed essere tirato in ballo durante la carenza di notizie o bassi ascolti ,non può che rendere ancora più misera e meschina una situazione che deve solo cambiare nella positività che tutti aspettano e questo certamente non è di aiuto.

 

   Antonio David

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