Miracoli e veggenti a Petralia: la Diocesi di Cefalù prende le distanze

Domani, domenica 29 settembre, per il secondo anno consecutivo, migliaia di fedeli si recheranno verso la teca di San Michele Arcangelo, situata a 1.300 metri di altezza sul monte che sovrasta la comunità petralese.san_michele
Il pellegrinaggio vedrà i fedeli recarsi fino al luogo considerato sacro dopo che un giovane di Ficarazzi, Salvo Valenti, ha sostenuto di aver ricevuto in sogno da San Michele dei messaggi che lo avrebbero portato a collocare un quadro in quel luogo. Nel luogo, oltre all’edicola votiva, è stato collocato anche un crocifisso di quasi quattro metri di altezza.
La gente del luogo mormora a proposito di miracoli già avvenuti e riconducibili a tale evento.

Il programma della giornata prevede una messa presso la Basilica Madre di Petralia Sottana in mattinata ed in seguito il pellegrinaggio in montagna, durante il quale si svolgerà anche una via Crucis. La strada che conduce alla meta del pellegrinaggio è interdetta ai pullman di ogni genere. L’ultimo tratto è impraticabile dalle automobili. Nel pomeriggio, in occasione della coincidente festa del Sacro Cuore di Gesù, si svolgerà la processione per le vie del paese.

In merito a tale evento, anche quest’anno la Diocesi di Cefalù (che comprende anche il territorio di Petralia Sottana) ha voluto effettuare alcuni chiarimenti, prendendo le distanze dalla vicenda:

In questi ultimi giorni sono stati affissi in diversi paesi della nostra Diocesi dei manifesti nei quali si pubblicizza l’organizzazione di un “pellegrinaggio” da effettuarsi in data 29 Settembre 2013 nel territorio della Diocesi di Cefalù e precisamente nel Comune di Petralia Sottana.
A tal proposito occorre precisare con chiarezza quanto già lo scorso anno abbiamo rilevato:
• nel territorio della nostra Diocesi, alle pendici di “Mont’Alto”, si sconosce la presenza di un Santuario dedicato a S. Michele Arcangelo come meta di relativi pellegrinaggi, di antica data o recente istituzione, che vedano la partecipazione di presbiteri o fedeli della Chiesa Cefaludense;
• tale “pellegrinaggio” è un’iniziativa di carattere esclusivamente personale, che risponde a possibili esigenze spirituali di singoli individui, comunque non concordate né approvate dall’Autorità Ecclesiastica competente;
• da quanto ci risulta, il sedicente “veggente”, sig. Salvo Valenti, non è riconosciuto da nessuna realtà ecclesiale.

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