Cisl, la vertenza calpesta i diritti dei lavoratori

 

“All’Azienda chiederemo i criteri per la scelta del personale per la cassa integrazione del 2015, che venga dunque distribuita in modo equo rispetto a quanto fatto in passato, e un piano di rientro degli stipendi arretrati , gli ultimi tre,  da saldare entro fino mese, i 375 lavoratori sono stanchi, vogliono risposte”. Ad affermarlo al termine delle assemblee terminate ieri sera sulla vertenza del call center palermitano 4U, sono Francesco Assisi segretario Fistel Cisl Palermo Trapani e Roberto Giannotta Responsabile telecomunicazioni Fistel. Mentre proseguono le proteste dei lavoratori, sono giunte le convocazioni all’azienda dall’Ufficio provinciale del lavoro per stamani sul pagamento della cig, e dall’assessore comunale alle Attività produttive Giovanna Marano per il prossimo 20 gennaio. I lavoratori torneranno a protestare con un sit in proprio martedì davanti la sede dell’assessorato e lunedi in una nuova assemblea, se non giungeranno risposte prima, saranno stabilite le nuove iniziative. “E’ l’ennesima vertenza del mondo dei call center che mostra quanto la mancanza di regole certe non fa altro che calpestare – afferma Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani –  i diritti dei lavoratori. Si regolamenti il settore che non può continuare ad essere sottoposto all’improvvisazione, Palermo non può permettersi questo ulteriore costo sociale”. Intanto sul fronte della vertenza Almaviva si apre un piccolo spiraglio. La Wind infatti, committente dell’azienda che a Palermo ha annunciato  per quest’anno 3 mila esuberi, potrebbe far slittare  di tre mesi, la scadenza della commessa prevista a marzo. Il prossimo tavolo a Roma si terrà il 23 gennaio. “Tre mesi non sono tantissimi – concludono Assisi e  De Luca – ma faremo di tutto per salvare i posti di lavoro al tavolo delle trattative”.

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