Le Madonie a ferro e fuoco

Bruciano da ore le Madonie. Dai confini opposti, da San Mauro a Caltavuturo, una sola costante: le fiamme, appiccate dalla mano criminale dell’uomo. Il fuoco ha divorato ettari e ettari di boschi, coltivazioni, messo in pericolo animali e persone, tenuto al lavoro squadre di volontari, Vigili del Fuoo, forestali.

I roghi hanno interessato anche i comuni di Blufi e Bompietro, con quale episodio anche nelle campagne di Cefalù. A vivere la situazione più drammatica è senza dubbio San Mauro, dove è vasto il fronte del fuoco, e si è dovuto fare i conti con la difficoltà gestionale. Fiamme in Contrada Colombo, Gallina, Casale Botindari.

 Non basta poi la difficile posizione geografica del paese, distante dagli altri centri abitati e con una viabilità di collegamento difficile, a rendere difficile lo spegnimento; il paese si è anche scontrato con uno stato di semi abbandono nel gestire l’emergenza. Le squadre antincendio dislocate nel comune madonita non sono potute intervenire poichè dei mezzi in dotazione uno è guasto e uno non è revisionato. Da quando è iniziato il servizio antincendio inoltre non è nemmeno disponibile la vedetta avvistamento incendio.
Ad intervenire sul posto sono state le squadre di Forestale e Protezione Civile di Gangi, ma gli appelli dell’amministrazione per avere altro aiuto sono rimasti inascoltati. Ieri sera è stato fermato dai Carabinieri un uomo visto con atteggiamento sospetto nella zona da cui sarebbero partite le fiamme, ed è stato portato in caserma per accertamenti.
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