Collesano, la nomina di Pizzuto mette sotto accusa il sindaco Di Gesaro

di gesaro assessoriSi è alzata la protesta a Collesano in seguito alla nomina ad assessore di Angelo Pizzuto, presidente dell’ente Parco delle Madonie, ad opera del sindaco Angelo Di Gesaro.

A non condividere la scelta del primo cittadino sono i suoi stessi sostenitori in consiglio, il gruppo Collesano Cambia, che da tempo si dissocia da una politica che ha visto dal 2015 il ricambio totale e continuo della giunta, non riuscendo a garantire quella stabilità amministrativa che il paese richiede. Si dicono contrari soprattutto alle modalità con cui è avvenuta la nomina, praticamente in sordina, dal momento che gli stessi consiglieri lo hanno appreso dalla stampa.

Dal canto suo il Sindaco ha espresso soddisfazione e fiducia verso Pizzuto il quale, tra le molteplici deleghe, ha ottenuto anche quella di vicesindaco. Lo stesso Pizzuto non sembra voler stare lontano dalla politica, dal momento che siede in contemporanea anche tra le fila della minoranza a Castellana Sicula, dove era candidato sindaco nell’ultima tornata elettorale. Tra gli impegni già annunciati dal presidente del Parco delle Madonie per Collesano, un insieme di eventi distribuiti durante l’anno sulla amata Targa Florio, di cui il borgo madonita può considerarsi “casa”, ospitandone il museo storico.

Al momento però è il sindaco sotto accusa: «Se fosse stato presente, invece, avremmo detto che questa nomina non è un regalo che Di Gesaro fa alla comunità collesanese, anzi, con essa il sindaco mortifica ancora di più l’idea che avevamo provato a difendere nelle piazze. L’idea che la politica sia rappresentanza di vite, speranze, visioni, e che il cittadino collesanese – prosegue il gruppo consiliare – poteva essere il protagonista di un cambiamento tanto atteso». Così scrivono sulla propria pagina Facebook.

Le rimostranze vertono soprattutto sul fatto che Pizzuto non è originario di Collesano e questa mossa politica, insieme al fatto che si tratta dell’undicesimo cambio di assessore, ha portato i consiglieri del gruppo di maggioranza a invocare addirittura le dimissioni del sindaco Di Gesaro e il commissariamento: «Di questo dovrebbe prenderne atto e dimettersi, ma Lui continua testardamente a proporci una politica di “sopravvivenza” fatta da mestieranti e da mercenari. Che di fatto, ci hanno già commissariato. Angelo Di Gesaro non è stato in grado di tenere unita una maggioranza politica uscita dalle urne. Non è stato in grado di tenere unita la seconda giunta, quella dei tecnici. Ora, l’ennesimo rimpasto ha portato alla nomina dell’ undicesimo assessore (il quarto vicesindaco) in soli due anni. Questa – concludono i consiglieri – non è una gestione ‘allegra’, è una gestione fallimentare».

Sofia D’Arrigo

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