
Ancora una ribalta sulla grande stampa internazionale per Palermo e per la sua ritrovata attrattività turistica. A dedicare un servizio alla nostra città è questa volta il New York Times, che nella sua edizione online del 18 dicembre ha pubblicato un articolo della giornalista Ingrid K. Williams che descrive un suo fine settimana nel capoluogo. Dal Capo ai Quattro Canti, dal Porto al Teatro Massimo, dal Foro Italico alla Galleria di Arte Moderna, dalla Cattedrale alla Cappella Palatina e Villa Bonanno, passando ovviamente per la descrizione di tante pietanze tipiche di diversi locali cittadini, l’articolo descrive le principali attrazioni turistiche, culturali e culinarie della città, sottolineandone il percorso di rinascita.
Esemplare quanto scritto a proposito del Teatro Massimo: “dopo un decennio di decadenza, dovuto a problemi di bilancio e problemi di corruzione, il più grande teatro lirico d’Italia sta ricostruendo la sua reputazione, grazie agli spettacoli prodotti”. Nell’articolo è più volte sottolineata la ricchezza culturale della città, fatta di unione fra stili, culture ed epoche diverse, simboleggiata dalla Galleria di Arte Moderna, ospitata in un complesso di strutture che datano fin dal XV secolo.
“Ancora una volta – afferma il sindaco Leoluca Orlando – dopo il Financial Times e Swide, una grande testata internazionale dedica attenzione a Palermo e alla sua rinnovata capacità di essere città accogliente per i turisti. Non poteva esserci conclusione migliore per un anno che ha visto una grande ripresa dei flussi turistici verso la nostra città, con l’exploit dell’aeroporto Falcone-Borsellino e del Porto che hanno accolto migliaia e migliaia di turisti anche da nuove ed importanti rotte internazionali”.
“Il New York Times, in un bellissimo articolo dedicato alla nostra città, ha evidenziato che la nostra ricchezza non sono solo monumenti, arte, storia, cultura – dice Patrizia Di Dio, Presidente di Confcommercio Palermo -. La nostra grande ricchezza sono anche gli imprenditori locali che interpretano tradizione culinaria e gastronomica con capacità e grande cura e quel “genio” che è tipico del nostro popolo. Occorre fare emergere l’eccellenza dell’imprenditoria locale che contribuisce al successo e all’attrattività turistica – aggiunge la Di Dio – Ci auguriamo che ciascuno faccia il proprio dovere e sappia sostenere la nostra città, in questo momento di grande visibilità e di grande ripresa dei flussi turistici. Sogniamo una città in cui i turisti accanto all’eccellenza delle nostri ristoratori, commercianti , artigiani , albergatori trovino sempre pulizia, decoro, sicurezza e buona mobilità “.