Da oggi, un gigantesco dipinto murale, dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, domina la Cala. L’opera – realizzata su una parete dell’Istituto Nautico “Gioeni Trabia” da due giovani street artists nisseni, Rosk e Loste diplomati all’Accademia di Belle Arti di Palermo – è ispirata al celebre scatto del fotografo palermitano Tony Gentile. Al termine della presentazione, è stata svelata una targa posta alla base del murale.
Il murale, nato per volontà dell’Associazione Nazionale Magistrati, è stato presentato questa mattina, presso l’Aula Magna del Nautico, alla presenza del Sindaco di Palermo e della Città Metropolitana, Leoluca Orlando, della Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, del Presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati, Eugenio Albamonte e del Presidente della Sezione Distrettuale della ANM, Sergio Gulotta. Presente alla cerimonia anche Manfredi Borsellino, figlio del giudice Paolo.
“Un’occasione per ricordare i venticinque anni dalle terribili stragi del ’92 – ha dichiarato Orlando – ma al tempo stesso, per ricordare tutti coloro che hanno dato la vita e hanno perso la vita per un recupero di identità. Credo che, simbolicamente, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino rappresentino il recupero, dalla vergogna all’orgoglio, dell’ identità palermitana e dell’identità nazionale, sfregiate dalla mafia. Falcone e Borsellino rappresentano, altresì, il recupero dell’identità della magistratura e delle forze dell’ordine e di quanti sono impegnati nell’azione di contrasto del fenomeno criminale e mafioso, che ha colpito e che si è infiltrato in tutti i palazzi istituzionali , diventando un fenomeno terribilmente invasivo e pervasivo all’interno delle istituzioni”.
“L’inaugurazione di questo murale – ha sottolineato Rosy Bindi – con la foto più famosa di Falcone e Borsellino, in una parte visibilissima a tutti i palermitani e coloro che raggiungono Palermo ricorda che questa non è la città della mafia ma la città di Falcone e Borsellino”. Tony Gentile – autore del celebre scatto di Falcone e Borsellino, ha ammesso che “non si può essere soddisfatti per una foto che vede due uomini uccisi dalla mafia, il sentimento umano è di grande dolore, non avrei mai voluta vederla questa foto e non avrei mai voluto vedere quindi questo murale, ma questa fotografia dopo gli attentati ha assunto un valore di speranza, dà anche un messaggio di coraggio”.