30 incidenti al giorno e 18 morti al mese sulle strade siciliane

Numeri elevati di incidenti nelle strade siciliane. Giornalmente le cifre restano allarmanti: una media di trenta impatti e 45 feriti, con quasi venti morti al mese. Numeri che mettono i brividi in un periodo che alle porte dell’estate può soltanto portare ad un aumento dei numeri, con sempre più presenze su strade e autostrade siciliane. Dati elaborati dall’Aci e da Istat nelle ultime statistiche, con calcoli che vedono aumenti nei decessi, ma in calo se si considera un periodo più lungo, con i 279 del 2010. Cifre che paragonate al resto d’Italia devono per forza essere contestualizzate all’efficienza delle strade e delle condizioni climatiche che influiscono sui dati effettivi, da tenere sempre presenti.

Molte volte si è parlato di aumentare i pedaggi della arterie autostradali siciliane, svincoli a pagamento, ma di difficile attuazione se non si portano le strade ad adeguate condizioni di sicurezza. Giustamente il cittadino potrebbe essere favorevole a pagare in condizioni adeguate di percorribilità, ma non in questo stato, dove la limitazione in alcuni tratti rimane ancora un punto negativo per la viabilità. La A18 si piazza al quinto posto come ordine di incidenti in Italia con 7,84 incidenti per ogni km percorso, mentre la A19 si piazza al secondo posto in Sicilia, con numeri elevati in Via Giafar , cioè all’ingresso di Palermo con 4,04 incidenti per chilometro e un morto e 32 feriti. Al terzo posto la tangenziale ovest di Catania e al quarto il raccordo della A29 di Via Belgio a Palermo.

A parte i numeri da tenere in considerazione, l’aspetto che preoccupa maggiormente è proprio la viabilità e la sicurezza delle strade, anche nelle provinciali e nelle statali, dove le condizioni vengono a volte ignorate, con difficoltà maggiori, e purtroppo in Sicilia lamenta ancora delle forte lacune.

 

Antonio David

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