Cefalù, parla la minoranza

Nella seduta di insediamento del Nuovo Consiglio Comunale eletto l’11 Giugno, è stata data comunicazione della costituzione del Gruppo Consiliare “Cefalù Terzo Millennio”, formato dai Consiglieri Jessica Barranco, Valeria Piazza, Rosangela Vinci e Carmelo Greco, eletti nella omonima lista, oltre che da Fabrizio Piscitello candidato a Sindaco non eletto che ha superato la soglia del 20% dei voti. In seno alla stessa comunicazione, i consiglieri del Gruppo hanno individuato quale Capogruppo il Consigliere Fabrizio Piscitello e quale Vice-capogruppo il Consigliere Rosangela Vinci. A seguire i Consiglieri di minoranza hanno depositato presso l’Ufficio di Presidenza la dichiarazione di rinuncia ai gettoni di presenza spettanti ai Consiglieri Comunali e relativi alla partecipazione degli stessi alle sedute del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari, con l’auspicio di’utilizzo delle somme per scopi benefici.

Dopo la lettura della Determina del Sindaco di conferimento delle deleghe agli assessori nominati è intervenuto il Consigliere Fabrizio Piscitello che oltre a complimentarsi con il Consigliere Iuppa per l’elezione a Presidente del Consiglio Comunale, ha ringraziato gli elettori per i suffragi ottenuti: “Non incorrerò nell’errore di un forsennato “protagonismo polemico”  che nel passato ha avuto il solo scopo di ostacolare la maggioranza di governo-  ha detto Piscitello  – creando quelle condizioni di terrorismo politico che spesso hanno limitato il vero sviluppo della Città, nè tantomeno incapperò in quell’atteggiamento di rassegnazione per il quale tutto è perduto o tutto è inutile”.

Esercitare il ruolo di Consigliere di opposizione in questa Città sarà molto facile – continua il capogruppo –  basterà descrivere ciò che constatiamo ogni giorno: mancanza di decoro, mancanza di vivibilità, sporcizia in ogni angolo, acqua non potabile dai rubinetti, sistema di depurazione malfunzionante e maleodorante, viabilità indecorosa, traffico caotico, ripristino di asfalto a richiesta, turismo improvvisato “fai da te”, la sete di lavoro e le sue risposte, servizio idrico integrato lasciato alle scelte della Magistratura, illegalità diffusa e tanto altro, in poche parole una Città senza programmazione certa e definita“.

 

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