Sorgenti Presidiana, continua lo scarica barile

I cefaludesi rischiano di restare a secco da sabato 1 luglio, data in cui Sorgenti Presidiana minaccia di sospendere il servizio di potabilizzazione se non riceverà dalle casse comunali almeno una parte di quanto dovuto per i primi mesi del 2017. Dopo un periodo di incertezza, dovuta alla incerta titolarità della gestione servizio idrico, e la successiva decisione del Tar di dichiarare illegittime le ordinanze comunali emesse per obbligare Amap a farsene carico, la società ha infatti individuato nel municipio la sua parte debitrice.  Ma l’ultimatum non spaventa l’amministrazione comunale, che ha deciso di continuare la propria battaglia.

Secondo l’Ente infatti, come da missiva pubblicata integralmente dal blog “Quale Cefalù” con la sua decisione “il Tar non ha individuato, nè avrebbe potuto farlo, il comune di Cefalù quale gestore del servizio idrico integrato”, data la incompatibilità con la legge regionale che “non ha previsto per i singoli comuni di procedere alla gestione diretta” ma bensì la “unicità del gestore unico territoriale”, e che attribuisce la responsabilità della sua individuazione all’Assemblea Territoriale Idrica.

A prendersi la “colpa” dovrebbe così essere il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in qualità di Presidente dell’ATI e quindi maggior azionista dell’Amap, reo di non aver convocato l’assemblea e deciso sull’affidamento, che, secondo il comune avrebbe “determinato una posizione di indebito vantaggio per Amap, e un danno certo al comune di Cefalù”, in merito al quale l’amministrazione pensa ad una richiesta di risarcimento. Contestualmente il comune invita Sorgenti Presidiana a continuare il servizio per garantire la risorsa primaria, e l’ATI a prendersi le proprie responsabilità.

Se la potabilizzazione dovesse essere sospesa come annunciato da Sorgenti Presidiana, la città, che si approvvigiona proprio attraverso le vasche dell’impianto, resterebbe completamente a seccoSi arriverà quindi in fretta alla soluzione di questa controversia, che coinvolge sempre più attori, o questa volta saranno i cittadini a restare a bocca asciutta? 

 

Arianna Paruscio

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