A Castelbuono si presenta “L’uomo dei campi”

Venerdì 23 giugno alle ore 18, presso l’Accademia dei Curiosi di Castelbuono, sarà presentato il libro: L’uomo dei campi e la giumenta bianca. Dodici mesi di campagna. Lavori e ricettario di Antonino Castelli, Edizioni Arianna. Interverranno: Angelo Cucco (Accademia dei Curiosi), Giulio Messina (esperto di Psicosintesi), Arianna Attinasi (Edizioni Arianna), Nino Castelli (autore).

Il  libro, inserito nella collana Favole per adulti, contiene 12 racconti ispirati al ciclo della campagna siciliana, uno per ogni mese dell’anno, e diverse ricette tradizionali e stagionali tramandate dalla sapienza antica dei nonni. Alla fine un ricettario dei campi, completo dall’antipasto ai dolci. La prefazione è del giornalista Dario Miceli, da poco prematuramente scomparso.

Nino Castelli nasce a Palermo il 19 ottobre del 1969 e dopo gli studi scienti ci si iscrive alla Facoltà di Scienze Agrarie dell’Università di Palermo. Nell’anno 1995 prende parte alla ricerca all’interno del CNR sui “Cambiamenti climatici e la loro in uenza sulle piante coltiva- te” e svolge l’attività sperimentale di monito- raggio presso l’Istituto di Biometeorologia del CNR di Firenze. Nel 2004 consegue il Dottorato di Ricerca in Agronomia Ambientale presso l’istituto di Agronomia della Facoltà di Agraria di Palermo, sviluppando studi di progettazione del paesaggio mediterraneo e sui tappeti erbosi. Appassionato di cultura scientifica, nel 1999 consegue le abilitazioni all’insegnamento in Chimica Agraria, in Scienze Naturali e in Scienze Agrarie. Ama lo sport all’aria aperta, dove la natura si fonde con le proprie emozioni. La bici, la corsa, il nuoto, la canoa, l’equitazione o le semplici passeggiate sono il mezzo per trovare la pace interiore anche se per pochi attimi eterni. Ama il contatto con le piante e i cani e con quest’ultimi riesce sempre a trovare un linguaggio comune basato sulla fedeltà e sull’intesa ricca di soli emozionanti silenzi, chimica e magia. Nella lettura, che spazia dai romanzi storici a testi scientifici e filosofici, e nei viaggi, trova spunti di riflessione impagabili e fra il bianco e il nero si sforza sempre di scorgere in nite sfumature di grigio.

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