Cefalù, un anno dall’incendio

E’ passato un intero anno da quel 16 giugno 2016, che a Cefalù e nei comuni limitrofi sarà ricordato nella storia come il giorno dell’incendio che ha ferito al cuore la città. Una giornata orribile per tutti i cefaludesi, che anno visto le fiamme avvolgere campi e case, divorare quello che restava del Club Med, e arrivare con la sua forza distruttrice fino al lungomare. Un anno con tante colpe, ma con nessun colpevole. Un anno durante il quale non c’è stato alcun ristoro per chi ha perso ciò che aveva.

Anche dopo l’incendio tutto è andato storto, a cominciare dalla dichiarazione dello stato di emergenza, arrivata davvero troppo in ritardo, e che avrebbe forse consentito al territorio di ripartire nell’immediatezza. Nulla si è mosso nemmeno sul fronte della prevenzione: è infatti partita con il piede sbagliato anche la stagione 2017, registrando roghi a ridosso del paese già nel mese di maggio, mentre il comparto dei forestali aspetta all’angolo non solo per una stabilizzazione del settore, ma anche per le campagne antincendio, che ufficialmente partiranno solo in queste ore.

Tutto è rimasto immobile, come dopo l’incendio. Il territorio reca ancora i danni visibili del fuoco, e le speranze dei cefaludesi sono ormai come quella terra su cui niente cresce.

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