Vicari: “Nessuno ha dimenticato la Sicilia”

decreto mezzogiorno“Il fatto che il Presidente Gentiloni abbia indicato quali possibili terminali della via della seta i porti di Genova e Trieste  per il Mediterraneo e l’Adriatico, è perché al momento sono i percorsi, tra i collegamenti già attivi e per quelli potenzialmente attivabili nel breve periodo, più facili per l’ingresso delle merci dalla Cina nell’Europa centro settentrionale. Ma nessuno ha dimenticato la Sicilia e il Mezzogiorno”. Così scrive su Facebook il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti  Simona Vicari.

“La Sicilia è al centro del Mediterraneo  – spiega la Vicari – i suoi porti, guardando a nord e a sud, ad est e ad ovest, possono e devono avere un ruolo strategico nei futuri traffici del Mediterraneo. Non dimentichiamo, inoltre, che si stanno affermando altri mercati emergenti, fra cui quello africano che tra poche decine di anni rappresenterà un mercato di valore straordinario.” La sfida per la Sicilia è quindi diventare piattaforma logistica capace di intercettare i flussi di merci provenienti dall’Eurasia e dal nord Africa da smistare ai Paesi che si affacciano nel bacino del Mediterraneo ed oltre.

L’isola sconta però un grande gap infrastrutturale che stiamo cercando di colmare potenziando strade e ferrovie, mettendo a sistema le autorità portuali, promuovendo incentivi come marebonus e ferrobonus operativi entro giugno, o ancora attuando la governance costituita dalle Aree Logistiche Integrate, Sicilia orientale ed occidentale, finalizzata al miglioramento della competitività del sistema portuale e interportuale TEN-T delle aree meno sviluppate del Mezzogiorno.  “In tutto questo però – conclude – manca un’opera di cui la Sicilia davvero non può fare a meno: è il Ponte sullo stretto, ovvero il tassello mancante del mosaico infrastrutturale che permetterà alla Sicilia di diventare la banchina dell’Europa nel Mediterraneo”.

 

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