In ritardo la macchina organizzativa dei Forestali

Assistiamo per l’ennesimo anno ai problemi organizzativi del comparto forestale, ove come sempre dipende dalla mancata competenza e lungimiranza di vedere il tutto riflesso ai tempi finanziari con fondi e burocrazia che la fanno da padrone. Ritardi che si vedono ad occhio nudo, e che devono ripartire da zero su tutti i fronti con gare d’appalto su mezzi da mettere a disposizione dell’attività antincendio. Idem il discorso del vestiario, dove da qualche anno i lavoratori sono costretti a “rattoppare” le vecchie tute per andare a lavorare , con conseguenti rischi di incolumità sulla propria pelle.  A questi ritmi e tempi, certamente non saranno disponibili a breve, e anche questo fattore si mette in coda alle altre problematiche del settore, con ripercussioni sugli interventi in caso di incendi e inoperosità totale degli stessi se aggiungiamo i problemi del vestiario.

Riorganizzare il tutto non è semplice, se si pensa di avviare anche il sistema delle visite mediche, con doppi controlli, come negli anni passati con gli addetti antincendio. Sperpero di denaro e tempo, con appalti su appalti che portano soltanto inceppi e ripercussioni su tutto il contesto organizzativo ed economico, ma nonostante si conosca il sistema e la sua cadenza annuale, non si riesce a cambiare sistema e gestione per cercare di risparmiare tempo e denaro. Una cosa è certa al di là del solito ritornello sui 6500 operai addetti all’antincendio che per legge non si possono richiamare prima del 15 giugno le leggi però si possono modificare. All’Ars da mesi e ferma una riforma che potrebbe migliorare la distribuzione del personale senza aumentare i costi e le giornate in quanto in questi giorni anche i 1800 dipendenti del Corpo Forestale possono fare ben poco, e lo si è visto nel mega incendio di Cefalù e Naso, che di fatto mezzi del Corpo forestale in azione se ne sono visti pochi.

Gli errori degli anni passati sono stati gettati nel dimenticatoio e questo sta a significare la non competitività nei vari uffici regionali e nelle singole gestioni di uffici che scaricano le colpe da una parte all’altra, e non serve gridare allo scandalo quando si è inefficienti sulle proprie competenze di routine, con un turn-over di dirigenti nei vari uffici che non sanno come affrontare i problemi..

 

Antonio David

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