Sarà potenziato e riqualificato l’Ospedale di Petralia Sottana

Niente più declassamento per l’Ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana. Solo pochi giorni fa dall’assessorato regionale alla Salute la palla era passata alle aziende sanitarie, che avrebbero dovuto adeguarsi al piano di riordino della rete ospedaliera siciliana, cassando qualsiasi proposta migliorativa dei presidi così come classificati. Ma l’Asp di Palermo ieri ha deciso di procedere su un’altra rotta.

L’Azienda, riunita in conferenza con i sindaci dei comuni della Provincia in presenza del direttore generale dell’Aps di Palermo, Antonio Candela, ha approvato ieri l’atto aziendale, in cui è previsto che l’ospedale “Madonna Santissima dell’Alto” di Petralia Sottana sarà potenziato e riqualificato. In particolare, saranno riattivate l’ unità operativa di Ginecologia e Ostetricia e l’unità operativa semplice di Pediatria che passerà a fascia alta. Sarà riqualificata, inoltre, l’unità operativa di Chirurgia che diventerà anche unità dipartimentale a fascia alta. L’unità operativa semplice di Ortopedia sarà riattivata a valenza dipartimentale ma solo dopo la definizione dei concorsi, mentre nell’Ortopedia si è appena proceduto all’assunzione di nuovo personale medico specializzato. Resta ancora invece aperta la questione dei punti nascita.

Soddisfazione da parte dei sindaci del Distretto 35, che esultano per questa vitoria almeno parziale, come anche il Coordinamento del privato sociale – forum della società civile Citta a Rete Madonie – Cefalù – Termini, che ha ringraziato il Dirigente Generale dell’ASP di Palermo dott. Antonio Candela per la sensibilità dimostrata nell’accogliere le istanze provenienti dalla mobilitazione popolare seguita alla presa d’atto che Petralia era stato privata di quei reparti.

Adesso in questo comprensorio operano 3 Presidi Ospedalieri classificati quale SPOKE ( PRIMO LIVELLO): quello di Cefalù,  Presidio Ospedaliero di Base quello di Termini e Presidio Ospedaliero di Area Disagiata quello di Petralia. “La nostra proposta – dicono dal Coordinamento – è quella di lavorare ad un progetto unitario che preveda una forte integrazione e messa in rete dei posti letto disponibili e dei reparti operanti nei 3 Ospedali, tale soluzione potrebbe garantire anche la presenza di reparti Ospedalieri di eccellenza nei 3 Complessi Ospedalieri  per assicurare una Sanità di Qualità a servizio dell’intera utenza, oltre che dell’Area ove insistono, anche di quella proveniente dal territorio regionale e nazionale.”

POTREBBE INTERESSARTI