Soccorsi record ai migranti, ma si rivela una bufala

“Soccorsi record nel Mediterraneo: 3 mila persone salvate dall’alba di oggi in 22 operazioni. Quanto la capienza di due nuovi Cie dell’era Gentiloni-Renzi-Minniti. Leggiamo di ‘barchini’ nel Canale di Sicilia, della presenza delle solite Ong.Ma come fanno barchini ammassati di persone, con poco carburante, a raggiungere le acque della Sicilia? Come rivelato invece da diverse inchieste giornalistiche, in base alle quali alcune procure hanno acceso un faro a cui si spera seguiranno risvolti giudiziari concreti, molti di questi soccorsi avvengono a poche miglia dalla Libia, se non proprio in acque libiche, e in gran parte anche ad opera delle Ong”. Così il deputato Alessandro Pagano, della Lega dei Popoli-Noi con Salvini.

“Cara presidente Boldrini, questa si che è la più grande bufala del millennio: finti profughi e una finta accoglienza dietro la quale si vuole nascondere una vera speculazione miliardaria da un lato e una vera sostituzione dei popoli dall’altra. E chi è complice di questa disinformazione è perché evidentemente vuole camuffare altri interessi. Proprio come quelli delle Ong, un mondo a lei tanto caro”, conclude.

Nel frattempo Caltanissetta sta diventando l’epicentro dell’immigrazione clandestina. Non basta la presenza del Cie. Ottanta extracomunitari sono stati sgomberati in questi giorni dalle forze dell’ordine da una baraccopoli in zona pian del Lago. “Una situazione di assoluto degrado e illegalità.  – dice ancora Pagano – Il problema è che il sistema di accoglienza messo in piedi dai governi nazionali e regionali di sinistra è marcio, come il cane che si morde la coda. Questi ottanta extracomunitari escono dalla porta ma rientreranno dalla finestra dei vari Cara e Cas, facendo quindi il loro ingresso nel circuito di protezione e riconoscimento dello Stato. Graveranno per mesi se non anni sul bilancio statale, arrivando a costare anche qualche milione di euro annui. Il tutto, ovviamente, sulle spalle dei contribuenti italiani. Extracomunitari che, è bene sottolineare, sono prevalentemente afghani e pakistani. Arrivano via mare in Italia? Ne dubitiamo. Di sicuro saranno arrivati via terra, magari dopo che un precedente Stato avrà loro rifiutato lo status di rifugiato. Ed eccoli qui in Italia, considerata il ventre molle da tutti i punti di vista. Ma il regolamento di Dublino vale solo quando riguarda noi? La cosa che più sconcerta, è immaginare come debba sentirsi un giovane senza lavoro, un disoccupato, una famiglia in attesa di una casa popolare, un disabile in attesa dei soldi della regione, alla notizia che per gli immigrati e clandestini si trovano subito i soldi mentre per loro c’è la fame”. 

 

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