Si commemora il 69° anniversario della morte di Epifanio Li Puma

Epifanio Li Puma
Epifanio Li Puma

Domani, 2 marzo, la Cgil Palermo ricorda Epifanio Li Puma, nel 69° anniversario dalla sua uccisione. Alle ore 9 ci sarà la deposizione dei fiori a Borgo Verdi, nel comune di Petralia Soprana, dove dal 2008 si trova una lapide nel luogo in cui il sindacalista fu ucciso nel 1948. Alle ore 9,30 un’altra corona sarà deposta a Raffo, con la partecipazione del sindaco di Petralia Soprana. Alle ore 10 nell’aula consiliare di Castellana Sicula si terrà un dibattito. Porterà i saluti il sindaco di Castellana Sicula Pino Di Martino. Introduce Dino Paternostro, responsabile del dipartimento legalità della Cgil. Intervengono lo storico Mario Siragusa, la componente della segreteria della Cgil Palermo Alessia Gatto e gli studenti dell’istituto comprensivo di Castellana Sicula e del superiore Pietro Domina di Castellana Sicula. Conclude Franca Giannola, segretario Flc Cgil Palermo.

Per il segretario della Cgil Palermo Enzo Campo è importante oggi ricordare la storia di Epifanio Li Puma, capo lega della Cgil, e il suo impegno per il riscatto della Madonie: da quei luoghi è partita infatti una vera e propria rivoluzione, che ha portato la libertà e le terre ai contadini, che negli anni Cinquanta ha cambiato le sorti dell’Italia. “Il territorio madonita non vuole essere dimenticato proprio perché in questo territorio sono nati personaggi che hanno contribuito a scrivere la storia d’ Italia – dichiara Enzo Campo – Il 2 marzo onoreremo la memoria di Li Puma e riaffermeremo la volontà della Cgil di considerarlo, insieme agli altri caduti, tra i figli migliori della Sicilia, ribadendo il nostro impegno per costruire lavoro e sviluppo nella legalità”.

E aggiunge Dino Paternostro: “Con l’assassinio di Epifanio Li Puma la mafia, gli agrari e la politica reazionaria siciliana vollero non solo privare il movimento contadino di un dirigente prestigioso, ma lanciare un messaggio politico a tutti i siciliani alla vigilia delle elezioni politiche del 18 aprile 1948, Epifanio Li Pumaattraverso un crescendo di delitti. Il 2 marzo 1948, infatti, fu assassinato Li Puma a Petralia Sottana, ma otto giorni dopo, il 10 marzo, venne ucciso Placido Rizzotto a Corleone, e dopo venti giorni, il primo aprile, Calogero Cangelosi a Camporeale. Un messaggio chiaro ed inequivocabile: chi si schiera col movimento contadino muore”.

Li Puma, a capo del movimento dei contadini per la riforma agraria, venne ucciso a sangue freddo davanti al suo figlioletto di soli 13 anni, in contrada Albuchia, territorio di Petralia Soprana. Il dirigente sindacale stava arando con i muli un appezzamento di terra di proprietà del cognato quando comparvero all’improvviso due uomini. Dopo qualche domanda, uno di loro, spianò il fucile e fece fuoco contro Epifanio, che stramazzò per terra. Furono i due figli a chiedere aiuto e in loro soccorso arrivarono gli altri contadini. Anche nel caso Li Puma le indagini furono presto archiviate.

 

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