Omicidio di Alimena: ha ucciso il figlio per proteggere le nipoti

Antonino Alù, 61 anni, ha confessato ieri, dopo un lungo interrogatorio condotto dagli investigatori, di avere strangolato il figlio Giuseppe di 41 al termine di una lite. La vittima si trovava agli arresti domiciliari e in affido ai servizi sociali del comune madonita per spaccio di droga, e durante il weekend avrebbe festeggiato proprio la fine della sua pena.

La lite nella casa paterna sarebbe scoppiata a causa  dell’ennesima richiesta di denaro e dell’aggressione nei confronti delle figlie, che vivevano coi nonni, a cui Antonino ha reagito cercando di bloccare il figlio. Ne è scaturita una lite violenta, che ha indotto i vicini ad avvertire le forze dell’ordine. All’arrivo dei Carabinieri, pochi minuti dopo, il 41 enne era già morto.

Antonino Alù, è stato subito portato in caserma per essere sentito dal sostituto procuratore di Termini Imerese. Dopo essere rimasto in silenzio per ore, ha ammesso l’omicidio del figlio, raccontando l’accaduto, e descrivendolo come un violento, uso ad aggredire le figlie. Ora si trova rinchiuso nel carcere dei Cavallacci, a Termini Imerese, e dovrà rispondere di omicidio volontario.

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