Pochi sostenitori per Di Maio a Palermo

Delusione grillina per l’ “IDay” svoltosi al Teatro Massimo di Palermo, dove il Vice Presidente della camera Luigi di Maio si è presentato ai suoi sostenitori siciliani in vista delle prossime amministrative e alle Regionali autunnali. Circa 200 sostenitori hanno preso parte alla manifestazione e ascoltato il leader politico che pazientemente ha preso parte alla giornata palermitana, ascoltando la gente che faceva domande e rispondendo garbatamente, pur sapendo che le attese dovevano essere maggiori, ma da mettere in conto anche i recenti problemi che il partito ha vissuto in prima pagina, come i deputati nazionali, tre dei quali – Riccardo Nuti, Giulia Di Vita e Claudia Mannino – indagati per le firme falsificate e sospesi dal M5S. Per loro adesso si profila il processo, l’avviso conclusione indagini è di qualche giorno fa.

Non c’erano neppure le deputate pentastellate non indagate Loredana Lupo e Chiara Di Benedetto. Ma il perché è presto detto. Ad accogliere Di Maio, infatti, c’era il candidato sindaco di Palermo vincitore delle Comunarie, l’avvocato Ugo Forello. Di Maio ha passeggiato per le vie del Capo, una zona popolare di Palermo, assieme all’esponente siciliano Cancelleri, criticando il problema rifiuti, così come a Roma e parlando a 360 ° sui problemi siciliani. Certamente l’aspettativa del partito in ambito siciliano e madonita rimane alto, e in tanti pensano che il M5S possa essere il partito della svolta per la Sicilia e per l’intera penisola poiché si batte per le ingiustizie regionali e nazionali, situazione molto condivisa da chi intende cambiare le sorti di una politica che è uscita sconfitta dall’ultimo referendum, bocciando il PD a livello nazionale e “mazziato” in Sicilia.

Politica chiodo centrale di tutte le questioni sociali e  punto cardine per risalire la china che chiede tempo, proprio quel tempo che manca agli italiani visto che la situazione economica e occupazionale è a livelli catastrofici e tanta gente giornalmente combatte in situazioni di povertà e degrado, ma questo ai politici non importa….

 

Antonio David

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