Patto per il sud, le Madonie non possono restare indietro

I Ministro per la Coesione Territoriale e del Mezzogiorno è arrivato a Palermo per capire bene lo stato attuale sui Fondi del Patto per il Sud e presso il Palazzo d’Orleans ha preso atto assieme al presidente Crocetta che i lavori sono pronti a partire.Noi non ci rassegniamo che il Mezzogiorno resti indietro – ha detto –. Vogliamo che Palermo, l’area interna delle Madonie, la Sicilia, il Sud chiudano il divario con il resto della nazione, che a partire dal 2015 ha iniziato a restringersi. C’e’ da aumentare il ritmo di crescita e dico no alla rassegnazione”.

Diversi i progetti presentati nelle Madonie e ciò porta una boccata di ossigeno per settori cardini e fondamentali come il dissesto idrogeologico, ambiente, gestione rifiuti e depuratori. Incontro positivo anche a voce del presidente Crocetta che ha illustrato al ministro il piano lavoro con 30 cantieri già in rampa di lancio e che inizieranno a primavera e di questo ringrazia il governo nazionale.«Il tutto per non restare indietro alle Regioni del Nord, finanziamenti indispensabili per una terra che ha bisogno di andare avanti e mettersi a pari passo del Nord e giustamente Palermo e il suo territorio non può essere indietro rispetto agli altri».  Si attende il passo decisivo con la delibera Cipe che sarà entro gennaio, inizio febbraio, con una disposizione effettiva.

Antonio David

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