Siamo ciò che diciamo: la giornata del dialetto

Oggi ricorre la “Giornata Nazionale del dialetto e delle lingue locali” in omaggio alla ricchezza culturale che deriva dalla variegata compresenza di idiomi che in Italia significano soprattutto storia e identità.

A istituirla è stata l’UNPLI, Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, e cade ogni anno il 17 gennaio per salvaguardare con azioni concrete tutti i dialetti. Alla base dell’idea c’è stato infatti un Premio Nazionale letterario, “Salva la tua lingua locale”: da allora si susseguono gli eventi promossi da moltissime associazioni Pro Loco in tutta la nazione.

Anche quest’anno sembra essere forte la mobilitazione. Nel nostro territorio molto apprezzata è l’iniziativa attuata a Petralia Sottana, con un video evocativo che vede il “Dialetto” personificato da una giovane donna vestita con abiti del secolo scorso. Passeggiando per le strade innevate del proprio borgo incontra un gruppo di ragazzi, due giovani innamorati e un terzetto di anziani. Tutti sono distratti dall’armeggiare i propri dispositivi digitali, ma con un lieve tocco la donna li riconduce al passato che si ripresenta nei giochi tradizionali, nella poesia, nei detti.

Il dialetto è storia, racconta ciò che siamo, da dove veniamo, i tessuti che compongono l’anima. E se il dialetto è messo in pericolo dalla pervasività del presente e delle sua istantaneità, è nostro dovere ripercorrere i percorsi della nostra identità.

 

Sofia D’Arrigo

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