Ospedale di Petralia Sottana, il comitato: “Vogliamo Chiarezza”

diritto alla vita ospedale zona disagiataIl Comitato Pro ospedale di Petralia Sottana e la popolazione madonita chiedono da un anno la riapertura del Punto nascita ed il potenziamento del nosocomio “Madonna dell’Alto”. La proposta non si  fermata nemmeno dopo l’approvazione del nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, che mantiene aperto il nosocomio madonita ma lo classifica a presidio di zona disagiata, impedendo che si vada in una direzione di sviluppo dell’ospedale. 

“Ancora una volta butta fumo negli occhi a quanti, tanti, vivono di persona i disagi e le preoccupazioni legate alle malattie. – dice il comitato – Gente costretta a percorrere oltre cento km di strade impervie, per raggiungere il primo ospedale dotato di uno dei servizi non sottratti al nostro e che vive sulla propria pelle la paura di non farcela. Le visite dell’assessore Guicciardi sui nostri territori sono avvenute in estate o in primavera ma la invitiamo a venirci a trovare in questo periodo ed a percorrere, in ambulanza, il tragitto che ognuno di noi è costretto a fare per curarsi giornalmente”

In una missiva inviata proprio all’assesore Giucciardi e al Ministro Lorenzin, il Comitato ProOspdeale parla di “rimpallo di responsabilità fra ministro e assessore”, nata anche dalla mancata espressione di un referente politico forte da parte del territorio, e che non va in difesa della salute di tutti i cittadini. In particolare continuano a chiedersi, e a chiedere, spiegazioni e chiarezza sulla deroga concessa dall’art. 11 del Decreto Balduzzi ad alcuni punti nascite siciliani – Bronte e Licata, ndr – messi peggio in termini di dotazioni organiche e strumentali ma, certo, meglio collegati con i grandi ospedali. Interrogativi rimasti ormai inevasi da mesi, sui quali si chiede chiarezza una volta per tutte.

“Lanciamo un appello – concludono – il nostro territorio è in vendita e verrà assegnato al miglior investitore. Speriamo che i tanti, i molti stranieri che trovano “straordinarie ” le nostre montagne e la nostra gente, vogliano valorizzare il nostro comprensorio, e ci forniscano quei servizi che i nostri politici non ci danno, perché occupati a salvaguardare il proprio orticello piuttosto che guardare al bene comune.” Il Comitato Pro Ospedale invita così nel nosocomio i rappresentanti delle istituzioni perché possano constatare di persona cosa affronta giornalmente la gente per curarsi, per partorire, per vivere. Nello stesso tempo chiede un incontro nel quale possa essere discusso lo stato delle cose.

 

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