Sp 52, il grande bluff

sp 52Fa discutere la decisione della direzione infrastrutture, viabilità provinciale, mobilità e trasporti della Città metropolitana di Palermo. Che la SP52 fosse una strada disastrata, usando un eufemismo, è risaputo ed è stato constatato anche nei precedenti numeri del nostro cartaceo. Ma quando si è denunciata la pericolosità dell’unica strada che collega la SS113 con il piccolo centro di San Mauro Castelverde, auspicando prese di posizione e immediati interventi, ci si discostava in toto dalla decisione presa dall’ex provincia nelle scorse settimane.

La Determinazione Dirigenziale n.517 del 23.11.2016 ha infatti stabilito che la SP52 debba essere percorsa ad una velocità pari o inferiore ai 30 km/h per tutti i 22 chilometri che separano il bivio di San Mauro Castelverde al centro abitato. Un’autentica assurdità, se si considera che, rispettando il limite, raggiungere San Mauro diverrebbe un’impresa. E non solo. Il limite di 30 km/h è una vera e propria spada di Damocle per chi percorre la SP52, visto che, oltre ad aumentare il rischio di incorrere in multe, la Città metropolitana di Palermo si lava le mani da eventuali danni da pagare per via di incidenti e guasti alle auto dovuti ad una carreggiata, come detto prima, disastrata.

sp 52Prende posizione anche il Sindaco di San Mauro Castelverde dott.Giuseppe Minutilla, che dichiara: “Si tratta di una decisione piratesca. Oltre a richiedere immediatamente la revoca del limite di velocità a 30 km/h, ho incontrato personalmente il presidente dell’area metropolitana Orlando e il responsabile della viabilità, ing.Pamplalone, ottenendo un incontro fra i funzionari del loro ente e del nostro comune, in modo che possano verificare di persona quanto immotivata e irrazionale sia stata la scelta di ridurre così considerevolmente il limite di velocità. Individueremo insieme le aree più pericolose della SP52, quelle in cui vale realmente la pena avere un limite di velocità ridotto. Ma non accettiamo che la Provincia, ancora una volta, si lavi le mani usando questi sotterfugi. A mali estremi procederemo con il ricorso al TAR”.

L’ennesima testimonianza del fatto che San Mauro Castelverde sia un paese dimenticato dagli enti provinciali che dovrebbero preservarne i diritti. E che, c’è da scommetterci, si rivedranno immancabilmente quando sarà necessario cercare voti. A meno che non si rendano conto che raggiungere San Mauro Castelverde impiegando più di due ore possa essere un’assurdità anche per loro.

Angelo Giordano

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