Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha rilanciato oggi con un annuncio inaspettato l’eterno progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, nel corso dell’assemblea che celebra i 110 anni del gruppo Salini-Impregilo. Secondo il premier l’opera sarebbe necessaria per “togliere la Calabria dall’isolamento e far sì che la Sicilia sia più vicina”, e potrebbe creare 100 mila nuovi posti di lavoro.
Matteo Renzi ha detto che il governo è pronto per dare nuovo avvio all’opera, se le società coinvolte sono in condizione di sbloccare la situazione ormai in stallo da anni. La palla è stata subito colta al balzo dai vertici di Anas, proprietaria della società “Stretto di Messina”, che tramite le parole del suo presidente si è detta pronta al riavvio dell’opera. Ma che sia una volta per tutte, e non l’ennesima vuota promessa elettorale.
“In un’era in cui il trasporto delle merci si affida sempre più alle autostrade del mare e quello delle persone al trasporto aereo, parlare
del ponte sullo Stretto rischia di apparire anacronistico. – ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – Ancor di più con riferimento a una regione dove il trasporto interno sconta gravissimi ritardi di infrastrutturazione, con una rete ferroviaria e stradale in condizioni pessime. Le stesse risorse che sarebbero necessarie per il ponte, se utilizzate in modo diffuso sul territorio per affrontare le tante criticità
esistenti, dalle ferrovie a singola tratta o non elettrificate alla viabilità nazionale e provinciale, al potenziamento dei sistemi portuali e aeroportuali, avrebbero sicuramente un impatto più duraturo nel tempo e portatore di benefici di lunga durata anche in termini occupazionali”.