Amianto, riaperti i termini per la bonifica

Una legge regionale del 2014 imponeva ad ogni comune siciliano di redigere un piano amianto finalizzato all’attuazione di un censimento di tutti i siti, edifici, impianti, mezzi di trasporto, manufatti e materiali contenenti amianto per prevenire smaltimenti illeciti. Il piano serve anche per la rimozione di tutti i rifiuti abbandonati contenenti amianto e per la programmazione degli interventi di rimozione e smaltimento.

Grazie ad un emendamento del M5S, datato maggio 2016, la legge che era di fatto bloccata in alto mare, è ripartita. Sono stati riaperti i termini per le auto-denunce di cittadini e imprese e per la redazione da parte dei comuni dei piani municipali, evitando cosi decurtazioni dei finanziamenti (40 percento) previste per i ritardatari. Si intende inoltre contrastare un fenomeno incivile purtroppo diffuso: lo smaltimento abusivo dell’amianto, fenomeno che crea rischi sanitari per la collettività e degrado. A poco più di un mese dall’approvazione dell’emendamento, che è diventato l’articolo 29 della legge stralcio regionale 11 maggio 2016, il M5S non abbassa la guardia sulla questione, infatti la deputata Valentina Palmeri ha scritto a tutti i comuni nella Provincia di Trapani per chiedere loro a che punto è l’iter di approvazione di ciascun piano comunale amianto. Stessa cosa ha fatto la deputata Angela Foti per i comuni della provincia di Catania e, a seguire, tutti i portavoce regionali nelle altre province.

“Il M5S continua ad essere in prima linea sulla questione bonifica da amianto – affermano le due parlamentari all’Ars Valentina Palmeri e Angela Foti che da tempo seguono da vicino la questione – e si stanno impegnando affinché questa importante legge regionale non ridiventi lettera morta”.

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