Sabato 25 giugno alle 16 sarà inaugurata la nuova stanza dell’Atelier sul Mare, il museo albergo d’arte contemporanea a Castel di Tusa: “IO SONO IL BLU” è un’immersione nel colore e nell’aria, una visione che dona pace e tranquillità, un vuoto blu, riempito solo dalle parole che avvolgono e accarezzano il corpo. La stanza sarà inaugurata nell’ambito de “Il Rito della Luce”, lo straordinario percorso di politica della Bellezza e della Conoscenza, che ritorna puntuale come ogni anno nei giorni del Solstizio d’Estate. Stavolta l’appuntamento per il viaggio dell’anima verso la Piramide del 38° parallelo è fissato tra oggi (21 giugno) e domenica (26 giugno). Da stamattina alle 10, la Piramide sarà aperta al pubblico.
Sabato quindi, sarà inaugurata la nuova stanza dell’Atelier sul Mare: IO SONO IL BLU è frutto della collaborazione pluridecennale tra il mecenate Antonio Presti e lo scrittore Ottavio Cappellani e rappresenta un “filo blu” tra un testo – scritto 11 anni fa, in occasione della protesta che vide Presti “chiudere simbolicamente” la “Finestra sul mare” di Tano Festa – e l’oggi. “Come allora ci affidammo al Rito, alle parole e alla condivisione come strumento di protesta e di riconoscenza – spiega Cappellani – così oggi avvertiamo il desiderio di rinnovare quel momento per parlare del presente e proiettarci verso il futuro. La stanza è simbolo di rigenerazione e resilienza”. Oltre al testo “Io sono il blu” – affisso su una delle pareti – , lo scrittore ha voluto far nascere un nuovo scritto, che i visitatori potranno trovare tra le lenzuola del letto posto al centro della stanza.
“Il blu, il dormire, il Niente, lo Spazio, il Vuoto. E’una stanza dedicata al Tempo e allo Spazio, la vedo come una capsula spaziale”, dice Cappellani. La stanza tutta blu è colma di luce, ogni oggetto o complemento – luci, applique, grucce, mobili, specchi – è avvolto dal colore: un’immersione a 360 gradi che conduce d uno spazio esterno; qui, sotto una cupola che richiama il cielo, un secondo letto, rivolto verso il mare, restituisce un’altra visione di quell’”essere” blu.