Svanisce il sogno del San Mauro, in seconda va la Castelluccese

playoffFinisce sul più bello il cammino del San Mauro, che solo nei minuti finali vede svanire un sogno inseguito, e forse meritato per un’intera stagione. Vince la Castelluccese, che ai tempi supplementari ha il guizzo giusto per realizzare la rete del 2 a 1 che vale la seconda categoria.

Il San Mauro, forte del vantaggio di poter permettersi di pareggiare nei 120 minuti, scende in campo con un atipico 4-1-3-2. Fra i pali va Giovanni Corradino; linea difensiva composta da Purpura, Caputo, Martino e Zito; Rinaldi davanti la difesa; centrocampo di qualità composto da Fertitta, Nicolosi e Marco Botindari; tandem d’attacco formato da Vecchio e Giuseppe Botindari. La Castelluccese risponde con il 4-4-2. Azzolina in porta; in difesa, da destra a sinistra, Platia, Rivilli, Tita e Sebastiano Murgia; a centrocampo Mammana, Salamone, Di Francesca e Venturella; in avanti Antonio Viglianti e Tita. Gli uomini di mister Randazzo sanno che non possono accontentarsi del pari, e partono quindi fortissimo, creando non pochi scompigli alla retroguardia di mister Glorioso. Ma, come spesso accade nel calcio, alla prima occasione ecco il vantaggio della squadra che ha creato di meno: Marco Botindari scodella in mezzo un perfetto calcio piazzato che Vecchio schiaccia di testa imparabilmente per il 21esimo gol della sua fantastica stagione. Passano pochi minuti ed il bis è sfiorato, stavolta è Purpura a disegnare un cross perfetto, con Vecchio che impatta bene nuovamente, ma un difensore salva prima che il pallone varchi la linea di porta. Il primo tempo scivola via così con un risultato che parrebbe ideale per il San Mauro.

1936177_1705697433037974_5205579101564761512_nLa Castelluccese però non si perde d’animo, e pur sapendo che ha da segnare due gol per ottenere la promozione, impresa che non è riuscita a nessuno al Sant’Ippolito nel corso dell’anno, scende in campo con la consapevolezza di poter fare il colpaccio. Rinaldi, che fino a quel momento aveva limitato bene il pericolo pubblico biancorosso numero 1, ossia Viglianti, esce per problemi muscolari, venendo sostituito da Pepe. Anche Giuseppe Botindari lascia il campo, sostituito da Barberi, mentre Zito viene rilevato da Glorioso. La partita  è più maschia che mai, ma il San Mauro da l’impressione di poter reggere bene la forza d’urto della Castelluccese. Ma a spezzare l’equilibrio, ecco il rosso diretto a Lucio Nicolosi, che, a palla lontana, colpisce inspiegabilmente con un calcione Sebastiano Murgia, lasciando la squadra in 10. Il match si infiamma, ed a farne le spese sono pure i due allenatori, anch’essi allontanati dal signor Butera. La pressione della Castelluccese si fa sempre più intensa e porta al pari, che arriva a pochi minuti dalla fine con un perfetto colpo di testa di Tita.

Si va così ai tempi supplementari, con il San Mauro che, pur con un uomo in meno, può beneficiare del doppio risultato. In verità la prima mini frazione di gioco ha ben poco da raccontare, visti i pochi minuti di gioco effettivo. Ragion per cui l’arbitro concede due minuti di recupero. E proprio nel primo di questi, un indecisione della retroguardia locale viene pagata a caro prezzo: Tita ne approfitta e fa esplodere lo spicchio biancorosso del Sant’Ippolito. Si riparte con Giordano e Castiglia in campo per gli acciaccati Corradino e Glorioso, e con la parità numerica ristabilita dalla doppia ammonizione di Di Francesca. 13139317_1705684819705902_234524571728123088_nIl San Mauro cerca in ogni modo il pari, ed intorno al minuto 110 ecco il pallone che avrebbe potuto cambiare il destino della stagione: Caputo lancia Fertitta che viene messo giù da Azzolina. E’ calcio di rigore. Caputo si prende la responsabilità della trasformazione, ma apre troppo il piatto e il pallone finisce alto e largo. Gli ultimi, confusionari, 10 minuti vedono il San Mauro cercare disperatamente di creare una nuova occasione per raddrizzare la partita, seppur la Castelluccese non riesce a chiuderla ancora con lo scatenato Tita. L’ultimo tiro di Vecchio viene bloccato da Azzolina. Il triplice fischio del signor Butera decreta la fine del match, e la promozione in seconda categoria della Castelluccese. Al San Mauro resta il rammarico di non aver concretizzato i sacrifici di un’annata che l’ha vista arrivare alle spalle del Finale con ben 7 punti di vantaggio sulla terza, proprio la Castelluccese. Ma il calcio non è una scienza esatta, e solo il campo può permettersi di decretare il vincitore. Onore quindi all’Acr Castelluccese!

Angelo Giordano

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