Cefalù, consiglio comunale: per il PD opposizione incapace di esprimere proposta politica

municipio restauro cefalùSi è appena concluso un consiglio comunale infuocato, due i punti all’ordine del giorno entrambi assai critici: tassa sui rifiuti e mantenimento ufficio giudice di Pace.

Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa del PD cittadino

 

 

Un Consiglio Comunale durato oltre 24 ore, comprensive di una lunga sospensione per l’acquisizione diLogo PD

pareri di regolarità da parte del Collegio dei Revisori, certifica la vera natura di un’opposizione che utilizza la

forza della maggioranza numerica per proporre modifiche inattuabili e potenzialmente dannose alle

delibere, salvo ottenere pareri contrari da parte di tutti gli organi tecnici e di controllo. Consiglieri

d’opposizione capeggiati da maldestri e improvvisati strateghi hanno presentato nell’ordine:

 un emendamento per modificare la percentuale di riscossione dell’acconto sulla tassa rifiuti,

nonostante il parere contrario del ragioniere generale, per poi, incoerentemente, astenersi

sull’intera delibera come da loro stessi emendata, una volta acquisito anche quello contrario del

Collegio dei Revisori. Questi, infatti, testualmente dicono: “Si esprime PARERE TECNICO

CONTRARIO poiché, predisponendo l’invio dell’acconto del 30%, non si può garantire

finanziariamente la copertura del costo del servizio, con il rischio di aumentare l’esposizione

debitoria dell’Ente”.

 un emendamento, su cui poi si sono astenuti, che puntava a nascondere le tabelle con i relativi

costi per l’Ufficio del Giudice di Pace, nell’intenzione di voler far credere che tale mantenimento

fosse economicamente sostenibile da un comune in dissesto finanziario quale è purtroppo Cefalù,

ottenendo, anche in questo caso, il parere contrario dei Revisori e del Responsabile del servizio

finanziario . Questi ultimi hanno, infatti, dichiarato: “Si esprime PARERE TECNICO CONTRARIO

perché a prescindere dal costo del personale si impegna l’ente a sostenere altre spese per il

funzionamento dell’Ufficio su cui non si può garantire la copertura finanziaria”.

In sostanza, l’avere determinato la bocciatura di una delibera fondamentale volta ad assicurare la piena

funzionalità e regolarità del servizio di raccolta dei rifiuti, non rappresenta di certo il bene e l’interesse

esclusivo dei cittadini di Cefalù.

Inoltre, sul mantenimento dell’Ufficio del giudice di Pace, l’Amministrazione ha agito in modo corretto e

responsabile, ottemperando puntualmente all’atto d’indirizzo del Consiglio Comunale, cercando di

coinvolgere i comuni del territorio, beneficiari del servizio, nella condivisione delle spese, quantificandone i

costi per una gestione anche esclusiva e chiedendo al personale la disponibilità a prestare servizio presso

l’amministrazione giudiziaria, pur restando a carico del comune. Non una mancanza di volontà politica, ma

la certificata impossibilità tecnica e finanziaria, tenuto conto della situazione economica del comune,

impedisce il mantenimento a Cefalù di un presidio di giustizia che tutti vogliamo. L’opposizione, di contro,

ha cavalcato la problematica senza però avere una reale e fattibile soluzione da mettere in campo,

nonostante quella forza dei numeri di cui si vanta, semplicemente perché sulla questione nessuna

alternativa era realisticamente e responsabilmente praticabile.

Ciò che emerge è, dunque, l’assoluta incapacità della proposta politica di quei consiglieri che determinano

la strategia oppositiva in Sala delle Capriate e che hanno l’arroganza di sollevare polveroni, l’affezione alla

demagogia e la velleità di volersi sostituire a chi amministra questa città senza avere, però, soluzioni

concrete e credibili nell’interesse di tutta la comunità cefaludese.

Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico

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