Le Madonie banco di prova per la strategia nazionale aree interne

madonie99L’Area Interna “Madonie” è stata selezionata dalla Regione siciliana nell’ambito della proposta di PO FESR 2014-2020 per la candidatura alla Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), al fine di sperimentare nuove leve di policy su aree pilota più fragili caratterizzati da svantaggi fisici e marginalità territoriale, ciò per garantire la massima sinergia tra i fondi strutturali e d’investimento europei. L’area individuata, su una serie d’indicatori, include 21 Comuni della “Città a rete Madonie-Termini”: Castelbuono, Collesano, Gratteri, Isnello, Pollina, San Mauro Castelverde, Alimena, Blufi, Bompietro, Castellana Sicula, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Aliminusa, Caccamo, Caltavuturo, Montemaggiore Belsito, Scillato, Sclafani Bagni.

La strategia per le aree interne che vuole raggiungere tre obiettivi: tutelare il territorio e la sicurezza degli abitanti affidando loro la cura e la manutenzione; promuovere la diversità naturale, culturale e il policentrismo, sulle quali fondare nuove opportunità di sviluppo ed assicurare nuovi modelli di vita competitivi; e infine  concorrere al rilancio dello sviluppo sia dal punto di vista agroalimentare che del turismo e dell’artigianato tipico.   Azioni che consentiranno di aumentare il benessere delle popolazioni locali, la domanda di lavoro, l’utilizzo del capitale territoriale e di ridurre i costi sociali della de-antropizzazione rafforzando i fattori di sviluppo locali invertendo le tendenze demografiche. Un processo che per la prima volta vede coinvolte le comunità locali che potranno dire la loro e concordare, in un confronto alla pari con i livelli regionali e nazionali, sul ribilanciamento dei plessi scolastici, costruzione di un’adeguata rete territoriale sanitaria, miglioramento del trasporto pubblico locale.

 

Per il sindaco di Gangi e presidente del Pist Madonie-Termini, Giuseppe Ferrarello: “Le azioni relative ai servizi essenziali della Strategia per le aree interne (scuola, salute e trasporto locale) non sono “azioni straordinarie”, ossia destinate a esaurirsi una volta terminati i fondi disponibili, ma “sperimentazione di azioni ordinarie” quindi se la sperimentazione darà gli effetti desiderati l’Amministrazione centrale o regionale responsabile si impegnano a dare alla misura carattere permanente, un risultato che si è tenuto grazie all’alta professionalità spesa da tutto il territorio Madonita ed Imerese al quale va il mio plauso”.

“Quando il presidente della commissione esaminatrice, Fabrizio Barca, è venuto sulle Madonie per conoscere l’area, non avevo dubbi, che la scelta dell’area prototipale per la SNAI, ricadesse sul nostro comprensorio. I nostri Comuni – afferma Magda Culotta, sindaco di Pollina e deputato del Pd – unendo le loro forze hanno potenzialità e risorse capaci di avviare un nuovo modello di sviluppo politico-economico e di dare un contributo determinante alla ripresa. Proprio per questo, assieme agli altri sindaci e al presidente di Sosvima Alessandro Ficile, abbiamo lavorato molto affinché le buone pratiche del territorio venissero riconosciute anche a livello nazionale. E oggi non possiamo che essere orgogliosi di questo risultato”

Per Alessandro Ficile presidente di SoSviMa e Angelo Cascino presidente di Imera Sviluppo: “Un risultato che ci riempie di soddisfazione per il meritato riconoscimento per il lavoro fatto e per l’altro ci impegna in una nuova e articolata sfida, saremo chiamati a coniugare, per la prima volta, due obiettivi strategici: mercato e cittadinanza, dovremo elaborare una strategia di sviluppo che potrà far leva sul miglioramento della qualità dei servizi educativi, dei servizi sanitari e dei servizi di mobilità potendo contare sulla possibilità di gestione diretta delle risorse finanziarie assegnate, grazie alla sottoscrizione di un accordo di Programma Quadro con il governo nazionale e con quello Regionale, ancora una volta – concludono – si è dimostrato che abbattendo i campanilismi e programmando su un livello comprensoriale, tra le Madonie e l’Imerese si riescono ad ottenere obiettivi che le singole entità comunali, da sole, non sono più in grado di raggiungere”.

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