A Cefalù si è “Capaci di non dimenticare” (photogallery)

Dopo che in mattinata gli studenti avevano sfilato per le vie della città, Cefalù ha ancora voluto ricordare nel pomeriggio, questa volta in forma istituzionale, le vittime di quel lontano 23 maggio 1992, quando l’Italia ed il mondo intero assistettero sgomenti a quell’efferato eccidio perpetrato dalla mano mafiosa in quel di Capaci, che mise fine alla vita del giudice Giovanni Falcone, della moglie anche’essa giudice Francesca Morvillo, degli agenti di scorta Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro. La sobria cerimonia si è svolta dinanzi l’ex Tribunale dove il Sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, ha deposto una corona di alloro dinanzi la lapide dedicata a questi martiri della legalità, alla presenza delle autorità civili e militari, tra essi i magistrati Alfredo Morvillo, Procuratore capo della Repubblica di Termini Imerese, fratello della scomparsa Francesca, e Ignazio De Francisci, Procuratore aggiunto della DDA di Palermo, esponenti di prima linea nella lotta alla criminalità organizzata del nostro territorio. Al termine i convenuti si sono diretti al teatro comunale Cicero dove si è esibita la compagnia teatrale della legalità di Angelo Sicilia, che ha messo in scena l’opera dei pupi rappresentanti le vite di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E’ seguito un dibattito moderato da Angela Macaluso, nel quale ha preso per primo la parola il sindaco Lapunzina, il quale ha portato i saluti del Vescovo Mons. Manzella che non ha potuto presenziare essendo impegnato nella veglia di Pentecoste. Successivamente l’avv. Maria Vittoria Cerami, responsabile dello sportello Diana di Termini Imerese, con commozione ha ricordato la sua conoscenza di Falcone e letto una accorata missiva di un poliziotto che ha collaborato col giudice. Sono anche intervenuti Placido Rizzotto, omonimo familiare del sindacalista ucciso a Corleone nel 1948, l’imprenditrice antiracket Elena Ferraro e Giovanni Polizzotto dell’associazione “Cittadinanza per la magistratura”, nonchè i due procuratori presenti. In particolare il dr. Morvillo si è soffermato sul cambiamento che vi è stato nella lotta alla mafia da parte delle forze di polizia e della magistratura, adesso molto più efficace che nel passato, pur rilevando che ancora non si registra un deciso cambio di passo da parte dei rappresentati politici, mentre si avverte una decisa opera di sensibilizzazione delle nuove generazioni svolta dalle istituzioni scolastiche e dalle diverse associazioni nate spontaneamente nella società civile a seguito di quei tragici accadimenti. Infine struggente il ricordo del procuratore De Francisci che ha testimoniato circa la sua collaborazione nel pool antimafia sia con Falcone che con Borsellino, e ricordato della sua partecipazione ai funerali del collega: “vi era la pioggia, sembrava una giornata invernale … sono cose che per fortuna si superano e si va avanti nella vita ma in queste occasioni io mi commuovo sempre”.


(servizio fotografico del giovanissimo Francesco Pizzillo)

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