Termini Imerese, torna lo spettro del licenziamento per gli operai ex Fiat

Prima senza lavoro, ora senza stipendi. Un vero e proprio incubo quello che stanno (ri)vivendo gli operai dell’ex stabilimento Fiat in questi ultimi giorni. E a lanciare l’allarme, in occasione del 1° maggio, sono i rappresentanti sindacali della Fiom Cgil.

Nel mese di dicembre scorso, proprio allo scadere della cassa integrazione, la buona notizia: la cessione alla Blutec dello stabilimento chiuso da più di tre anni scongiura il licenziamento dei 700 operai dipendenti di Fiat e Magneti Marelli. Secondo gli accordi firmati con l’azienda, quest’ultima si impegnava ad anticipare ai propri dipendenti gli assegni, a loro spettanti per i prossimi due anni, della cassa integrazione straordinaria, in attesa dell’autorizzazione ministeriale che darà il via al pagamento diretto, per la quale però è necessario aspettare i tempi della burocrazia.

L’amara sorpresa è arrivata nel mese di aprile. Dopo tre mesi pagati, gli operai non hanno ricevuto questa volta nessun assegno. E così operaie sindacati si sono sentiti presi in giro, dopo anni di contrattazioni con aziende poi rivelatisi dei bluff, l’impegno del governo, e un accordo siglato in fretta e furia a pochi giorni dal licenziamento. E preoccupati, perchè non si sa quando e se l’azienda ricomincerà a pagare quanto pattuito.

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