Caltavuturo: aperta la strada costruita dagli “incazzati”

E’ transitabile la nuova strada voluta e creata dai cittadini di Caltavuturo per uscire dall’isolamento in cui il paese si stava ritrovanto in seguito alla progressiva chiusura della maggior parte delle arterie stradali. Grave il danno provocato alla comunità dalla chiusura della Palermo-Catania tra Scillato e Tremonzelli, con la provinciale, che dallo svincolo autostradale conduce al comune madonita, distrutta dalla frana che ha dato origine al cedimento del pilone del viadotto Imera.

10678690_1564880203772921_4570300788397682617_nNessuna istituzione è intervenuta per risolvere il grave problema di viabilità che la popolazione stava vivendo nelle madonie: impotente la Regione, menefreghista l’Anas e senza soldi le casse comunali e provinciali. Dopo pochi giorni dalla chiusura i cittadini di Caltavuturo, lasciati completamente soli, si sono rimboccati le maniche e guidati da due aziende edili, che hanno messo gratuitamente a disposizione uomini e mezzi, hanno cominciato i lavori per sistemare una Regia Trazzera e farla diventare una alternativa vera, per collegare la strada provinciale 24 a Scillato. Nel giro di una decina di giorni la strada è stata completata, gli “incazzati” caltavuturesi hanno vinto.

E ora si parla di medaglia al Merito Civile per i due imprenditori, proposta dal consigliere comunale Antonio Failla, per “essersi prodigati prontamente e a titolo gratuito, con eccezionale senso di abnegazione, nell’alleviare il gravissimo isolamento viario in cui si è venuta a trovare tutta la comunità caltavuturese a causa delle disastrose frane”. Uniti e incazzati si riescono a bypassare anche le pastoie burocratiche.

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