“Non siamo disposti a trattare una eventuale riduzione del servizio universale ferroviario garantito dai treni a lunga percorrenza e dalle navi traghetto ferroviarie impiegate nello Stretto di Messina, piuttosto chiediamo un confronto serio sull’ammodernamento della flotta navale e delle carrozze in composizione ai treni a lunga percorrenza per aumentare l’offerta attualmente insoddisfacente, e sul rilancio del trasporto merci su rotaia con politiche regionali mirate, con la possibilità di accedere alle sovvenzioni indicate nella legge di stabilità 2015 “. A dire no cosi alla paventata dismissione del servizio di traghettamento sullo Stretto, sono i sindacati in una lettera inviata al Ministro dei Trasporti, al Presidente della Regione Crocetta e a Ferrovie dello Stato. “Si tratta del mancato rispetto di un diritto costituzionalmente garantito – scrivono i sindacati- , solo l’attuale organizzazione del servizio ferroviario garantisce la continuità territoriale dell’isola, pertanto, la sua scomparsa o la sostituzione con soluzioni alternative che prevedano per i cittadini l’attraversamento dello Stretto da semplici pedoni, rappresenterebbe un ulteriore colpo allo sviluppo economico dell’isola, marginalizzandola e incrementando il gap rispetto al resto del paese in termini di infrastrutture e collegamenti ferroviari veloci” concludono i sindacati.