Cisl e Fim su Selital “no ad ipotesi di trasferimento di attività in altri stabilimenti”

 

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“Non consentiremo che un’altra azienda di Carini, area industriale già colpita in modo grave da crisi e intenti di abbandono, lasci la Sicilia. Per questo ci opporremo al piano di Selital di trasferire la produzione di schede elettriche per le telecomunicazioni e per elettrodomestici, in stabilimenti del Nord”. Ad affermarlo sono Ludovico Guercio Segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Leopoldo Lo Verde Rsu Fim Cisl, che intervengono cosi sulla vertenza Selital di Carini, dopo che l’azienda produttrice di piastre elettroniche per il mercato dell’auto e delle telecomunicazioni, ha annunciato  una crisi strutturale con un  esubero di circa 100 lavoratori su 164 dipendenti. Previsti due giorni di sciopero. “Se viene spostato un ramo delle attività la conseguenza ovvia non può che essere il calo del  fatturato, la strategia appare sempre quella, chiudere i siti nella nostra Isola, aggravando la crisi”. Mimmo Milazzo Segretario Cisl Palermo Trapani conclude “non può bastare l’ipotesi futura di  produzione di componenti elettronici per l’automotive legato al progetto di Grifa a Termini Imerese, a rasserenare gli animi, sono piani ancora da avviare e per i lavoratori vogliamo certezze nell’immediato. Le istituzioni non consentano che, ancora una volta a pagare le crisi aziendali, siano i lavoratori siciliani”.

 

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