Museo Mandralisca, ora è più ricca la sezione archeologica

Sono stati inseriti nel percorso del nuovo allestimento espositivo della sezione archeologica curato da Amedeo Tullio i reperti affiorati dai bui magazzini del Museo Mandralisca di Cefalù. Tutto il materiale, a suo tempo raccolto e ritrovato da Enrico Pirajno di Mandralisca, è stato revisionato e restaurato sotto l’occhio vigile del prof. Tullio, che si è avvalso della collaborazione di un’equipe composta da Silvana Aloisio, Maria Gabriella Montalbano e Sandro Varzi.

La nuova esposizione permette sicuramente una migliore valorizzazione dei pezzi, e segue sempre una successione cronologica tenendo però conto di una rilettura critica delle raccolte. Ha trovato conferma il ruolo centrale del cratere con l’immagine del venditore di tonno (380-370 a. C.) al quale si affiancano alcuni vasi a figure rosse che Tullio riconduce a un contesto siceliota.

Il nuovo allestimento espositivo è stato presentato nella giornata, conclusa con un concerto al fortepiano di Diego Cannizzaro nella chiesa di Santo Stefano, in cui si è ricordato il centocinquantesimo della scomparsa del barone Enrico Pirajno di Mandralisca. Il museo si è aperto a un eccezionale afflusso di pubblico (molti gli studiosi e gli esperti) che ha apprezzato la nuova disposizione dei reperti e la loro rivalutazione.

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