La disputa, sull’albergo che doveva nascere sul lungomare – all’altezza della via Vazzana – che vede impegnati da una parte il comune di Cefalù, che giudica l’opera incompatibile col prg e le sue varianti, e dall’altra la ditta di costruzioni CFC sbarcherà presto in Sala delle capriate. Pare infatti che, dopo la delibera di due anni fa sulla cosiddetta “localizzazione Puglisi” – che fra l’altro verrà discussa questa sera – un nuovo caso tecnico è destinato a diventare politico. Infatti, secondo indiscrezioni, il responsabile dei lavori pubblici del comune potrebbe chiedere ai consiglieri comunali di esprimersi su una possibile variante urbanistica, utile a dirimere definitivamente la controversia. La trasposizione della vicenda dagli uffici tecnici del municipio a quelli politici dovrebbe avere come obbiettivo la “responsabilizzazione” dei venti consiglieri per far sì che siano essi ad esprimersi sul rilascio alla ditta di un nuovo permesso di costruire. Come già accaduto in passato durante questa sindacatura – ma forse è solo questione di coincidenze – si cerca probabilmente di passare ad altri “la patata bollente”. Si inscena quindi un nuovo gioco allo scaricabarile.
Come già accennato in precedenza, questa sera l’organo consiliare sarà tenuto ad esprimersi sulla realizzazione dei venticinque alloggi di edilizia convenzionata agevolata in contrada Ogliastrillo , giudicati a suo tempo dal responsabile dell’ufficio tecnico “compatibili ma non conformi” con lo strumento urbanistico – poiché l’area interessata alla localizzazione rientrava in verde agricolo – e per questa ragione realizzati in variante. Anche in quell’occasione secondo molti la scelta sulla lottizzazione, scaturita dalla presentazione della stessa al consiglio, sarebbe stata principalmente frutto di valutazioni politiche in senso lato, più che tecniche.
Davide Bellavia
Foto dal sito qualecefalu.it