Termini Imerese: oggi pomeriggio la presentazione di “Medici e Sciamani”

invito-iannuzzoeSarà presentato oggi alle ore 17,30 presso la Lega del Filo d’Oro a Termini Imerese (via S. Cimino presso l’ospedale cittadino) il nuovo libro di Giovanni Iannuzzo “Medici e sciamani”.

Dopo i saluti di Gioacchino Madonia, Giuseppe Badalì, Franco Amodeo, interverranno Giuseppe Scimeca e Rosa Maria Buccellato. L’evento è organizzato da Lions club Termini Himera Cerere e Termini Imerese Host. A coordinare l’incontro Fabio Lo Bono.

In questo testo Iannuzzo offre un percorso storico che riguarda l’arte medica ritenuta forse l’arte più antica, nata prima ancora di altre scienze. La medicina infatti nasce per soddisfare un bisogno fondamentale dell’uomo: quello di guarire dalle malattie, affidandosi, sin dalla preistoria, a un’altra persona della propria comunità, che aveva le conoscenze o le misteriose capacità di guarire. Oggi la medicina ha compiuto enormi progressi, come tutte le scienze, Dispone di strumenti diagnostici e terapeutici raffinatissimi, utilizza tecnologie d’avanguardia ed è in grado di rispondere a molte esigenze sanitarie in qualsiasi parte del mondo.

Insieme ad essa tuttavia, continuano ad esistere sistemi medici molto differenti da quello occidentale moderno. Essi si fondano su una diversa visione del mondo, su una filosofia della salute che non trova riscontro nel moderno mondo occidentale. Su un rapporto tra medico e paziente che prende in considerazione tutte le sfere dell’esistenza: non solo quella fisica, ma anche quella psicologica o spirituale. Queste medicine vengono definite primitive, pre-scientifiche, non scientifiche, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità le chiama, in maniera molto più appropriata, ‘medicine tradizionali’. Ossia sistemi di conoscenze trasmesse da secoli, spesso oralmente, in modo immutabile. Esse hanno una propria visione non solo della salute e della malattia, ma anche della organizzazione del mondo  e del suo senso, delle esigenze individuali, sociali, spirituali.

Iannuzzo ci parla di medicina sciamanica, di yoga, di medicina cinese e ayurvedica. Di rituali religiosi e pratiche di guarigione, di Zen e di tao del sesso, ponendo in una nuova ottica le medicine tradizionali come sfida alla omologazione culturale e al tecnicismo del mondo occidentale moderno. Esse non descrivono tecniche, ma mondi e desideri. Descrivono, realtà, una diversa dimensione dell’esistenza umana, alla ricerca costante non tanto di strategie terapeutiche più efficaci, quanto di un modo più umano e partecipe di fare medicina. Suggeriscono una medicina a dimensione umana, che tenga in considerazione non solo la sfera fisica, ma anche le dimensioni culturali, psicologiche e spirituali del nostro modo di essere nel mondo.

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