Lavoratori della “formazione” in marcia su Roma: da 12 mesi senza stipendi

Cinque lavoratori della formazione siciliana sono partiti a piedi da Palermo diretti a Roma. Si tratta di una vibrante forma di protesta e contestualmente di un modo per far conoscere all’opinione pubblica la singolare posizione nella quale si trovano, infatti da oltre 12 mesi essi, assieme a tutti i loro colleghi,  non ricevono i loro stipendi. Il perchè di questi ritardi è imputabile alla Regione Sicilia che ha bloccato i pagamenti verso gli Enti della formazione isolana, di questo stallo il Presidente Crocetta accusa la burocrazia regionale, la quale replica che il disagio è dovuto alla rotazione dei dipendenti tra i diversi assessorati, voluta proprio da Crocetta,  che ha spogliato l’assessorato alla Formazione di personale preparato. Sta di fatto che da più di un anno i tanti docenti e non docenti degli Enti di formazione siciliani non ricevono alcun emolumento e sono costretti per vivere ad attingere ai loro risparmi o a fare prestiti, molti non riescono a pagare gli affitti o i mutui contratti, confidando in contratti di lavoro a tempo indeterminato stipulati a suo tempo. Il presidente nazionale dell’ENGIM, padre Antonio Lucente, è arrivato anche a scrivere alla Segreteria dello Stato del Vaticano per informare Papa Francesco, offrendo la sofferenza dei lavoratori del settore per la risoluzione del problema e aprendosi alle preghiere di intercessione del Santo Padre. Ricordiamo che il 10 marzo 2013 si è tenuta a Cefalù una grande manifestazione a sostegno della scuola di formazione per il completamento dell’obbligo scolastico, messa a repentaglio dai ritardi nei pagamenti degli stipendi, a cui parteciparono gli studenti della scuola dell’obbligo e i loro familiari, i sindacati, diversi Sindaci del circondario e l’on. Magda Culotta, della Camera dei Deputati.

 

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