Truffa ai danni dello stato: il San Raffaele-Giglio nella bufera

sanrLa Procura della Repubblica di Palermo ha disposto un sequestro di 12 milioni per una presunta truffa ai danni dello Stato e della Comunità Europea realizzata dalla società LATO, Laboratorio di Teconologie Oncologiche, partner della Fondazione Istituto San Raffaele Giglio di Cefalù.

Nella bufera, anche l’ex Ministro della Salute Ferruccio Fazio, presidente della società fino al 2008, e il suo successore, tutt’ora in carica Antonio Emilio Scala e il responsabile del progetto di ricerca e formazione da quale sarebbe nata la truffa aggravata, Maria Cristina Messa.

Secondo gli inquirenti, la società avrebbe gonfiato i costi di un progetto di ricerca sul trattamento dei tumori alla mammella, finanziato dal Miur, per incassare molto più di quanto dovuto: per la precisione 21 milioni di euro, di cui 12 già erogati e ora sequestrati dalle forze dell’ordine. La Lato è ora chiamata a rispondere di truffa aggravata in danno dello Stato.

Sul coinvolgimento nell’inchiesta della Fondazione, si è invece espresso il Commissario straordinario del San Raffaele Giglio Giuseppe Ferrara: “Tra la Fondazione istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù e la società consortile LATO HSRGiglio non ci sono in essererapporti societari”. “Con Lato HSRGiglio – sottolinea Ferrara – la Fondazione intrattiene rapporti di convenzione per l’erogazione di determinati servizi come avviene con altre aziende sanitarie. La Fondazione, pertanto, è totalmente estranea a questa vicenda”. 

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