La dinamica dell’incidente di Sabato scorso sulla A20

Lo scorso fine settimana l’autostrada A20 è stata teatro di un incidente nel quale hanno perso la vita quattro persone. Una famiglia dipolstradacefalù Patti è stata falcidiata, un giovane di 26 anni, che stava svolgendo il suo lavoro, non ha fatto più ritorno a casa.  Abbiamo incontrato il sostituto commissario Ferruccio Palazzolo, comandante della Polstrada di Cefalù, per cercare di far luce sulla dinamica del sinistro che ha funestato lo scorso week end. “La Procura della Repubblica di Termini Imerese ha aperto un inchiesta sulla vicenda – esordisce il comandante –  naturalmente occorrerà del tempo per poter capire con esattezza quanto è accaduto sulla A 20 lo scorso fine settimana”.

L’incidente vi ha visto impegnati prima per le operazioni di soccorso e successivamente per i rilievi, in molti si sono prodigati per cercare di portare aiuto alle vittime. “Vorrei ringraziare tutti coloro che, a vario titolo, hanno dato il loro contributo. I soccorsi sono stati molto rapidi ed efficaci, ma purtroppo alcune persone hanno perso la vita istantaneamente nell’impatto – continua Palazzolo – Gli agenti della Polizia Stradale di Buonfornello e Cefalù, hanno dimostrato la loro professionaoltre alla Polstrada, Vigili del Fuoco, Operatori del 118, Protezione Civile, Carabinieri e  operai del CAS hanno lavorato celermente e in sinergia. Gli agenti della Polizia Stradale di Buonfornello e Cefalù, hanno dimostrato la loro professionalità e una grande tempestività nell’intervento. Non siamo però riusciti ad evitare il peggio per alcune delle persone coinvolte”.

Entriamo più nel dettaglio dell’incidente, avete già stabilito quale sia stata la dinamica? “L’incidente ha avuto luogo in due differenti fasi temporali -riporta ancora comandante- nella prima, un autocompattatore ha urtato prima un marciapiede, a bordo strada, in ingresso della galleria Battaglia, per poi impattare violentemente contro l’interno della volta del tunnel, prima di finire la sua corsa alcuni metri dopo l’imbocco già citata galleria. Durante questa carambola il mezzo ha riversato sul manto stradale parecchio olio proveniente anche dai pistoni idraulici del cassone. Il conducente è deceduto a causa della violenza dell’impatto,  dopo aver  perso il controllo del mezzo pesante,  probabilmente in seguito a un colpo di sonno o a un malore. Nella seconda fase del sinistro invece due autovetture, precisamente una Renault Megane e una Peugeot 307 sono state coinvolte in uno scontro con l’automezzo fermo in galleria. Sulla Renault Megane è poi rovinosamente finito addosso un bus che la ha ridotta a un ammasso di lamiere. Gli occupanti della Peugeot hanno riportato traumi di diverso genere. Per tre dei quattro passeggeri della Megane invece non c’è stato scampo. Naturalmente non si possono fare considerazioni di altro genere perché sulla vicenda sta indagando la magistratura”. Sa darci invece notizie sui feriti? “Gli occupanti della Peugeot 307 sono ricoverati presso l’ospedale di Cefalù e le loro condizioni non sono preoccupanti, anche il bambino che viaggiava sulla Renault Megane è in costante ripresa, a destare preoccupazione è invece la sua condizione psicologica”.

 

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