Proteste, rischi di diffida e appelli alle forze produttive: un altro passo dell’affare Sherbeth

Si consuma l’ultimo (?) atto del Festival del Gelato. news-sherbeth_festival_1
Dopo i toni forti e le ‘sfide’ dei giorni scorsi, si assiste a una ‘pace armata’ fra Iris Communication e Comune di Cefalù, che dopo aver trovato sbarrata la strada dei finanziamenti pubblici, danno vita ad una ‘questua congiunta’ confidando sulla generosità dei privati. “Nel corso della riunione del Coordinamento Organizzativo dell’A.T.S, svolta ieri in Municipio, sono state affrontate le problematiche relative all’organizzazione dell’edizione 2013 dello Sherbeth Festival, che non dipendono né dalla volontà del Comune di Cefalù né da Iris Communication, ma sono da attribuire agli ingenti tagli imposti ai trasferimenti da parte dello Stato e della Regione Siciliana” ha dichiarato il Sindaco Rosario Lapunzina riassumendo quelli che erano stati gli ultimi accadimenti.

Al fine di poter stabilire se il Festival del gelato verrà realizzato o meno, si attende adesso la riunione aperta agli operatori indetta per lunedì 12 agosto alle 16 presso il Comune di Cefalù. Sembrerebbe che, nell’ambito dello Sherbeth Festival, si sia ritrovata una giusta sinergia fra il comune ed Iris Communication. Entrambi gli attori infatti, visti i “niet” da parte di stato e regione, si ritrovano a sperare nell’aiuto da parte delle attività produttive di Cefalù, le quali in più di un’occasione, vengono viste come le vacche da mungere: “per questo motivo di comune accordo vogliamo realizzare l’edizione 2013, per la quale, però, è necessario verificare la possibilità di disporre del sostegno finanziario da parte di privati mediante sponsorizzazioni. Sherbeth è un evento di grande richiamo turistico non solo per Cefalù, ma per la Sicilia. È per questo motivo che rivolgo un appello agli operatori e alle istituzioni perché possano sostenere l’evento come già hanno fatto in passato e con una attenzione in più in un momento di difficoltà come quello di oggi” ha dichiarato il Primo Cittadino. La Iris Communication poi ha sostenuto che Sherbeth è un evento che “ha indubbiamente giovato all’immagine di Cefalù come destinazione turistica” attirando turisti da ogni parte del mondo e contribuendo alla destagionalizzazione turistica e a un notevole indotto economico”. Descrizioni che nella mente dei cefaludesi difficilmente farebbero pensare al Festival del gelato. Così come le ormai ‘famose’ 200 mila e più presenze stimate per l’anno 2012, salvo poi apprendere che il totale incasso tramite ticket sia stato di appena 65 mila euro. A fronte di un – supposto – indotto economico così notevole l’unica certezza è che a latitare siano i compensi di ragazzi e professionisti che hanno prestato servizio lavorativo per Sherbeth lo scorso anno. Su quest’ultimo punto, è appena giunta una notizia che, se confermata, vedrebbe la Iris Communication destinataria di una diffida a causa dei mancati pagamenti. Forse non è sempre oro ciò che luccica.

Forse ci troviamo di fronte all’ennesimo carrozzone pubblico che, trovandosi chiusi rubinetti pubblici – magari poiché è cambiata anche la classe dirigente regionale – inizia a piangersi addosso chiedendo soldi a destra e a manca. Diverse le potenziali cause di declino: il rinnovo – avvenuto l’anno scorso – delle condizioni dell’ ATS fra società e Comune, che rispetto a quello stipulato con la precedente amministrazione, risulta ‘meno generoso’. La nuova ATS infatti, voluta dall’attuale amministrazione, ha delle condizioni più ferree rispetto a quella passata, in particolare per ciò che riguarda la percentuale dei contributi del comune per il Festival. Oppure, cambiate le geometrie in seno all’ARS, mentre Sherbeth riceveva, negli anni trascorsi, importanti contributi dall’Assessorato regionale al Turismo e persino dal CIAPI, quest’ultimo anno, le cifre stanziate dall’Assessorato equivalgono ad una bocciatura dell’evento, essendo pari a circa un decimo di quelle degli anni trascorsi. Un evento in grado di far convergere in Sicilia turisti da ogni parte del mondo grazie al suo nome – tanto da far registrare un overbooking in tutte le strutture ricettive – non dovrebbe e non vorrebbe agognare finanziamenti, soprattutto pubblici, poiché potrebbe autofinanziarsi e registrare utile. Ma, a quanto pare, ciò non accade. Anzi, dai dati emersi dal prospetto contabile, la manifestazione è sopravvissuta fino ad ora grazie ad ingenti somme di denaro pubblico.

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